Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Post n°167 pubblicato il 26 Giugno 2014 da fading_of_the_day
 

-Signor Saint-Clair?

Mi trovavo sul retro della casa, intento a ripulire la tomba di mia moglie da alcune erbacce.
Ero stato molto occupato a scrivere durante gli ultimi giorni: da qualche tempo avevo maturato la decisione di abbandonare, seppur in forma non definitiva, i romanzi, per concentrarmi su scritti brevi e poesie, alcune delle quali da dedicare proprio ad Elisa. La verità era che necessitavo di un po' più di tempo libero per dar corpo al progetto che avevo in mente: la fondazione di una piccola casa editrice che aiutasse i giovani scrittori ad emergere, a cui avrei dato il nome di mia moglie. Era un'obiettivo che sentivo mio da molto tempo e avevo avuto, con grande piacere, anche pieno appoggio economico ed organizzativo da parte di Mr.Stanford.

Mentre ero intento a liberare la lapide da edere e cardi, sobbalzai all'udire di una voce familiare che proveniva dal cancello. Mi avvicinai all'entrata e vidi Sinead che portava un cesto colmo di rose rosse.

-Signor Saint-Clair, mi scusi se la importuno, ma sono giorni che non la vedevo e un po' mi ero preoccupata. Pensavo non stesse bene
-Ti ringrazio per il pensiero, sono solo stato occupato con il lavoro...
-Vede, magari non avrei dovuto, ma ho chiesto giù in paese e mi hanno detto che lei abitava qui...

Sinead appariva un po' imbarazzata e pensai che quando arrossiva riusciva ad essere ancor più deliziosa.

Non appena varcò la soglia del giardino si mise le mani nei capelli.

-Signor Saint-Clair, lei è sicuramente un grande scrittore, ma quanto a pollice verde non ci siamo proprio...

Alzai gli occhi e mi resi conto che la situazione era davvero peggiorata da quando avevo messo piede in quella casa.

-Hai ragione: sono sempre stato negato per piante e fiori e, anzi, a pensarci bene, mi farebbe davvero piacere se potessi venire tu a curarlo. Spero che tu abbia modo di organizzarti con il negozio. Te ne sarei davvero grato. Ah: ovviamente saresti pagata...

Sinead arrossì di nuovo. Mi spiegò che aveva un'altra ragazza ceh lavorava per lei e che sarebbe risucit a gestire entrambe le attività. Poi ci avvicinammo alla tomba di Elisa.

-Sua moglie era davvero bellissima: in questa foto sembra un'attrice di Hollywood...
-Questa risale a poco più di cinque anni fa: eravamo alla presentazione del mio secondo libro. E si, era davvero meravigliosa...
-Il vestito, poi è assolutamente divino. Le sta d'incanto: non sono molte le donne che possono permettersi di portare un vestito del genere

Non potevo non essere d'accordo: mi persi per qualche secondo ad osservare la donna stupenda che era mia moglie. L'istinto fu quello di allungare la mano ed accarezzare la foto, provare a sollecitare l'immutabilità di quegli occhi, sperare in un cenno del viso, nello schiocco di un bacio soffiato nell'aria. Ma il pudore mi bloccò e mi consolai con l'idea che quella foto sarebbe rimasta lì per sempre, come testimonianza perpetua di quell'opera d'arte che era Elisa Brown Saint-Clair. L'espressione di Sinead si intenerì quando notò che avevo gli occhi lucidi.

Ci sedemmo sull'erba asciutta, frutto dell'insolita giornata di sole. La luce era ormai bassa sul limite tra cielo e mare, parzialmente
offuscata dalle nuvole che dipingevano delle striature indaco e arancio. Una lieve brezza si alzò, mentre il mare, in basso, borbottava spumoso nel continuo rifrangersi e ritrarsi sulla scogliera. La vista che si poteva ammirare su quel lato della casa era assolutamente straordinaria e permetteva di raggiugnere un vero e proprio isolamento ascetico dal mondo reale.

-Sa - riprese Sinead guardando in direzione della lapide - pensavo che potrei fare un piccolo recinto di legno attorno a dove riposa sua moglie e piantare delle composizioni. Quali fiori le piacevano?
-Oltre alle rose, amava le calendule, i tulipani e le orchidee. Adorava davvero tanto i fiori e credo di non avergliene mai regalati abbastanza...
-Non si preoccupi signor Saint-Clair: rimedieremo ora...

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Commenti al Post:
oltre_ogni_suono
oltre_ogni_suono il 26/06/14 alle 10:18 via WEB
Mi piace l'idea che ci sia un folletto a curare questo immenso giardino. Sai, forse non volendo, hai risvegliato un pò le favole delle fatine della natura che credo popolino certamente le terre irlandesi e scozzesi. E Sinead sembra proprio una fatina pronta ad arredare con una bella vegetazione quello spazio che Jeremy sta facendo venir su in maniera selvaggia e disordinata. A distanza di anni, Jeremy ha dimenticato il torto subito, pentendosi di non averlo messo prima da parte e, ovviamente, lo sottolinei spesso. Mi piace la fantasia (da puro scrittore) di voler toccare la foto per "infastidire" quell'immagine immobile e spingerla a muoversi, come se fosse solamente una guardia svizzera viva e vegeta e non una foto inanimata. La location è iper magica: una scogliera dal quale ammirare il sole che si tuffa nel mare e dipinge il cielo di colori sempre più caldi. Nonostante la tanta tristezza che suscita quella lapide, il senso di pace è forte, come se quello fosse il luogo perfetto per il riposo eterno di Elisa. Mi piace il rispetto e l'ammirazione che Sinead ha per questa figura che sembra quasi marmorea nella sua bellezza. Forse, senza pensarci, hai fatto morire Elisa per non farla invecchiare e intaccare la sua forma fisica perfetta. Ti abbraccio mio caro amico
 
 
fading_of_the_day
fading_of_the_day il 26/06/14 alle 11:23 via WEB
Credo che Sinead si cali assolutamente alla perfezione nel ruolo di "folletto dei giardini, vuoi per le fattezze estetiche, vuoi per la dolcezza del carattere, vuoi per l'amore per la natura, che è ancor più marcato in chi svolge quel tipo di mestiere. In questi post iniziali, la componente naturalsitica ed ambientale esterna è sempre predominante. E' un susseguirsi di immagini che ci portano alla mente scogliere che si tuffano severe nel mare gelido, di foschie che spruzzano di colori l'orizzonte al calar del sole, di profumi di erba e fiori. E' come se, proprio la natura, volesse dare il proprio omaggio ad Elisa e, contemporaneamente, costruire un rifugio per i pensieri di Jeremy. Sia nell'una che nell'altra accezione, credo che queste visioni ci regalino davvero serenità interiore e parecchi spunti per riflettere. Ti abbraccio cara amica.
 
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LOVING ELISA BROWN 2/2

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