Fading of the day

5.

Grazie alla cura-Sinead il giardino era tornato agli antichi fasti. Lo aveva adornato con gusto e maestria, facendosi aiutare, nei lavori più pesanti, da un giardiniere di fiducia. Ma erano i dettagli degli angoli e delle fioriere che rivelavano il tocco fatato di Sinead: aveva suddiviso il giardino in aree ed in ciascuna delle quali aveva piantato una tipologia di fiori o piante in base ad un tema visivo ben preciso.

Dopo un paio di settimane di lavoro l'opera era defintiivamente conclusa, anche nei più piccoli dettagli. Sinead era dipinta con una soddisfazione viva e spumeggiante. Fosse stata più in confidenza con me, avrebbe fatto i salti di gioia.

-Signor Saint-Clair io ho finito. Che gliene pare?

Spaziai con lo sguardo in quel piccolo Eden e pensai che Elisa si sarebbe commossa alla visione di una simile meraviglia.

-Non ho parole Sinead: se torno con la mente a due settimane fa, posso dire che hai compiuto un vero e proprio miracolo...
-Grazie, signor Saint-Clair. In effetti era ridotto maluccio e proprio per questo motivo, per evitare che la "tragedia" si ripeta, se lei è d'accordo, pensavo di passare due-tre volte a settimana per mantenerlo in ordine e dare acqua a fiori e piante. Sarebbe un vero peccato se si rovinasse a causa dell'incuria...
-Sarei davvero felice se te ne occupassi tu, anche perchè sul mio apporto è meglio non fare troppo affidamento...

Ridemmo di gusto entrambi.
Poi calò il consueto silenzio che anticipava i congedi, anche se, Sinead, tentennò nel salutarmi, rimanendo qualche secondo pensierosa, con lo sguardo basso, come se stesse cercando le parole giuste da dire.

-Senta in realtà vorrei dirle anche un'altra cosa...
-Sinead dimmi...
-Guardi non so se faccio bene o no e non vorrei che mi prendesse per una maleducata...

La guardai divertito. Sinead a volte era preda di eccessi di timidezza ed educazione che la rendevano assolutamente adorabile.

-Vede, il fatto è che... è che, stasera, giù al paese c'è una festa: ricorre il centesimo anniversario del pub più antico di Kirkwall e mi chiedevo... insomma, mi chiedevo se le andrebbe di venire...

Rimasi di sasso.

-Ecco, sarebbe anche un modo per festeggiare la fine del lavoro qui e... Però, davvero, non vorrei mi prendesse per una sfacciata... Forse è solo un'idea stupida la mia, magari lei avrà di meglio da fare... magari scrivere... Io pensavo solo che lei è nuovi di queste parti e magari non conosce nessuno...

Cavalcando il mio silenzio voltò le spalle e fece per andarsene con la testa bassa.

-Sinead?
-Si?
-Mi pare un'idea bellissima...

Sinead sgranò gli occhi come invasa da estatica meraviglia. Le puplle brillavano come sassolini in lontananza alla piena luce del giorno. Le guance si arricciarono all'altezza degli zigomi, scoprendo due deliziose fossette ai lati della bocca. Era incredibile come un semplice "si" avesse potuto renderla così raggiante.

-Davvero signor Saint-Clair? Davvero le va di accompagnarmi?
-Certo e...un'altra cosa: chiamami Jeremy per favore...