Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (1/5)

 

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (3/5)

 

HAUNTED BY YOUR....MUSIC (4/5)

 

Messaggi del 27/05/2013

We Are Leaves Meant To Fall…

Post n°89 pubblicato il 27 Maggio 2013 da fading_of_the_day
 

 

 

Sigaretta in bocca - aveva ripreso a fumare, poi aveva smesso, poi aveva ripreso di nuovo - Raquel passeggiava senza meta, asteroide aciclico e disordinato di un sistema solare anomalo.

In un sol colpo si era ritrovata dalla nebbia britannica alla vasca multicolore rappresentata dalle
ramblas
della capitale catalana. Certe decisioni le si accendevano in mente rapide, fulminee come la luce di un cero gnostico.
Cambiare la propria esistenza. Ora e senza ripensamenti.

Nottetempo si era recata nell’ufficio segreto della sua Organizzazione segreta, aveva racimolato la sua roba, lasciando un biglietto di addio. Non voleva dare spiegazioni, né perché né percome al suo gesto. Semplicemente voleva sparire in una nuvola di polvere. In fondo non c’era nulla di male, non doveva nascondere nessuna frode. Non stava rubando nulla, se non la sua libertà. O meglio se ne stava riappropriando: e ne aveva tutti i diritti.

Tuttavia, non avrebbe voluto esserci quando gli dei dell’Organizzazione avrebbe apprestato le loro folgori per incenerirla. Mr. X (il vero nome non lo aveva mai conosciuto), il Dio immediatamente superiore, avrebbe fiutato rapidamente l’assenza sospetta e sarebbe calato l’indomani mattina nel suo ufficio ad annusare le tracce di fuga. Già immaginava le sue lunghe elucubrazioni: avrebbe perquisito quella innocua scatola di fiammiferi per vedere se si trasformava in un nido di vespe. Ma non avrebbe cavato un ragno dal buco. E allora avrebbe convocato altre divinità laterali che sarebbero convogliate nella sede e presto anche il Dott. Y (inarrivabile, innominabile ed impalpabile nella sua eterea forma gassosa), il dio supremo, tonante ed inappellabile, sarebbe stato informato del tradimento sacrilego.

A Raquel scappò un sorriso beffardo pensando al sovraccarico di agitazione che il pantheon divino avrebbe profuso per rintracciarla una volta aperto il vaso di Pandora. Ma la collera sarebbe svanita di lì a poco: Raquel era troppo preziosa, per le sue capacità e per il fatto che aveva agganci con la polizia. Per cui, la grande assemblea avrebbe votato all’unanimità per darle una bella strigliata e riammetterla al circolo degli eletti con bonaria misericordia. Niente scandalo, né castigo esemplare con annessa onta della cacciata del tempio sotto gli occhi della folla.

Ma tutto ciò non sarebbe mai accaduto. Raquel sapeva come sparire e cancellare tutte le sue tracce e nessuno sarebbe stato in grado di rintracciarla.
D’altra parte era un hacker e conosceva certi trucchi.

Ora rimaneva solo da sistemare un’altra questione. Rebecca.

Presto fatto. La fanciulla avrebbe trovato, sul cuscino spettatore della loro ultima notte infuocata, una lettera scritta dall’altra parte di Raquel, dal lato sinistro del suo cuore. Sarebbe stata colma di “vado via”, “mi mancherai”, “ti amerò per sempre”, “non cercarmi”, “è meglio così, fidati”. Chiunque avesse letto quella lettera (ad esclusione di Rebecca) avrebbe avuto seri problemi ad accettare il fatto che a scriverla fosse stata proprio Raquel. Lei non voleva condividere una certa parte di sé con il mondo. Voleva tenere tutta per lei quella matassa disordinata, fatta di fili di cotone che le pendevano nella pancia e che si agitavano, mossi da semplici refoli, mossi dalle peristalsi del suo inconscio.

Raquel frugò nella borsa alla ricerca dell’ennesima sigaretta. La sua mano incontrò un biglietto. Era lì da chissà quanto tempo. La calligrafia rotonda e sensuale di Rebecca. “Se lo leggo muoio” – pensò. Alzò gli occhi e senza pensarci su, lo strinse nella mano. Alcuni passi in apnea verso il primo secchione dell’immondizia e via.

Davanti a lei si aprì la Boqueria, il colorato e festoso mercato a cui conduceva la Rambla De Santa Monica.
Ne varcò la soglia e subito fu inghiottita dalla pancia di quella balena sorniona.


Siamo fragili foglie destinate a cadere.
Eppure, c’è un senso dietro a tutto ciò che svanisce.

 
 
 

LOVING ELISA BROWN 2/2

Citazioni nei Blog Amici: 18
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2nodopurpureoNoRiKo564Rosecestlavielascrivanafading_of_the_daySky_Eaglesperanza1945IlGrandeSonnolab79cloneselvaggiopsicologiaforenserioga651965pantarei63rbfinancial
 

ULTIMI COMMENTI

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963