Creato da fading_of_the_day il 17/11/2010

Fading of the day

....as night takes over

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Messaggi del 20/03/2014

14

Post n°110 pubblicato il 20 Marzo 2014 da fading_of_the_day
 

Sentii la chiave girare. Era Elisa. Mi affrettai a chiudere il video. Le immagini ancora mi ronzavano nella testa come una vespa nervosa.

Posò la spesa in cucina e passò nello studio. Mi salutò con un bacio a labbra dischiuse. Sapeva di nocciola Elisa, aveva messo il lucido che mi piaceva tanto e mi procurava le vertigini.

Anche se non ci conoscevamo da molto, sapevo bene che significato avesse.
C'era un solo motivo per cui se lo metteva: aveva voglia di fare l'amore con me.

Con estrema rapidità si tolse il maglione restando in reggiseno e minigonna. Era dimagrita paurosamente Elisa. Le costole danzavano sotto la pelle, i fianchi non più rotondi, ora erano tormentati dalle creste iliache, spuntoni di roccia che dal mare affioravano in superficie. A guardarla bene, anche il viso denunciava segni di stress. Le guance scavate, gli occhi stanchi che si sforzavano di sorridere. Così magra appariva ancora più fragile e bisognosa di protezione.

Si avvicinò, le accarezzai la vita con espressione preoccupata: il piercing sull'ombelico, ormai, sporgeva clamorosamente. Lei incrociò i miei occhi e, sorridendomi maliziosa, si sedette a cavalcioni sulle mie gambe, alzandosi appena la gonna. Un altro bacio alla nocciola e l'odore dei suoi capelli che mi stordì come fumo denso di marjuana.

La mia Lolita sapeva davvero mandare in confusione un uomo.

-Ho voglia di fare l'amore con te
Mi ansimò all'orecchio.

Avvertii una puntura al centro dello stomaco, una sensazione di stravolgimento, di  sangue che prendeva a scorrere al contrario. Vuoto nella testa come se stessi per precipitare da una scogliera. La sua pelle aveva il sapore di frutti d'estate, rimandava al vento caldo di spiagge lontane, dove si sarebbe stesa per nutrirsi del sole.
Si scoperse i seni e percepii la fragranza dell'adolescenza appena lasciata, il soffio di un'estasi floreale, la vivida presenza di quel patto con Satana che rendeva la gravità una minaccia lontana futuri anteriori.

Continuò a baciarmi invadendomi con la bocca e graffiandomi con le unghie la schiena. Sulle mie labbra il suo odore, sulla mia pelle i segni del suo passaggio. Il mio corpo era il territorio che aveva appena conquistato.

Ad un tratto Elisa si fermò. Allontanò di qualche centimentro il viso dal mio e mi piantò negli occhi quell'espressione, quell'espressione che solo le donne avevano dentro. Si morse le labbra con un sorriso, ed iniziò la sua danza.

E fu come tuono e fragore in una notte di luna piena.


Terminata la tempesta, ci addormentammo sul letto abbracciati, cullandoci nell'illusione di fermare il tempo, di evadere dalle incombenze della vita. Io volevo scordarmi il libro, le scadenze, gli sproloqui di Mr.Stanford; lei il pub, i sorrisi a volte tirati, l'aggressione. Desideravamo seppellire i nosti problemi, farli affondare tra le lenzuola, disancorare quel letto e spingerci lontano nel mare aperto.

Ci svegliammo un'ora dopo ed assaporai appieno quel soffio veloce in cui la testa era totalmente vuota, quell'ebbrezza fugace che si avvertiva quando il cervello era privo della memoria del passato e dell'ansia del futuro. Elisa era lì con me: sentivo il suo corpo che si muoveva sotto le mie dita, le sue risatine mentre disegnavo figure improvvisate sulla sua schiena. Elisa era lì con me e mi nutrivo del suo calore, del suo profumo, dei suoi occhi che finalmente splendevano di una luce diversa.

Elisa si appoggiò su un fianco sorreggendosi la testa con una mano. I capelli biondi che le cadevano sulle spalle nude, il lenzuolo a coprire il meridione dell'ombelico, le labbra nude, dischiuse, che lasciavano sospesa l'ipotesi di un bacio. Era bella come un quadro rinascimentale Elisa.

-Dove tu Caio sei, lì io sarò Caia

Il cuore mi si fermò alcuni istanti.

-C'è bisogno che aggiunga altro? - sussurrò lei.

No. Non c'e bisogna che tu dica altro, amore mio.

 
 
 

LOVING ELISA BROWN 2/2

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