Fading of the day

31.

Inserii la "chiave" verificando preliminarmente il verso: mi accorsi che la faccia con quattro scanalature doveva essere rivolta verso il basso. Spinsi con cura senza forzare e, a fine corsa, sentii un click, come un tappo di un barattolo di fagioli che perdeva il sottovuoto. Il coperchio si sollevò di mezzo centimetro, lo aprii e dentro trovai una lettera sigillata con ceralacca ed un astuccio morbido di raso, chiuso con un nodo a fiocchetto. Con un fermacarte staccai pian piano la ceralacca: dentro trovai una lettera scritta in stile elegante, con una delle calligrafie più belle che avessi mai visto. Quella di mia moglie.

Lessi ad alta voce.

"Amore mio, se leggerai questa lettera, vorrà dire che hai risolto il mistero della chiave e sono orgogliosa di te! Prima di andare al sodo e spiegarti cosa c'è qui dentro di tanto importante, voglio fare un passo indietro e fugare qualche dubbio che, sicuramente, avrà solleticato la tua mente. Perchè quella "fattucchiera" di mia moglie non mi ha lasciato la scatola assieme la lettera?"

Sinead rise di gusto, scuotendo la testa in un gesto di assenso e compiacimento.

"Sapevo che una volta scoperto ciò che avevo fatto, sarebbe entrata dentro casa tanta gente e non avevo alcuna intenzione che la scatola cadesse in mani che non fossero le tue. Così, ho deciso di metterla nel cassetto dello scrittoio e fidarmi della curiosità di mia madre che, in base alle mie previsioni, ci avrebbe messo poco per trovarla ed attivarsi nel fartela avere. Sappi che questo "marchingegno" non è opera mia, ma l'ho trovato in una credenza della cucina. Dentro, c'erano alcuni gioielli, che ho prontamente affidato ad una cassetta di sicurezza della Bank Of Scotland di Kirkwall. Qualcuno, diversi secoli fa, ha pensato bene di costruirsi un portagioie con una serratura particolare, di cui era quasi impossibile risalire alla chiave. Ma tu ce l'hai fatta e ciò che ti dirò di seguito è il premio per la tua arguzia."

Io e Sinead ci guardammo impazienti di scoprire, finalmente, quel mistero.

"Come saprai, girano alcune storia, avvolte da un alone di leggenda, circa la famiglia Sinclair. Secondo alcune fonti, che finora nessuno storico ha potuto o voluto confermare, William Sinclair giunse nelle Americhe circa un secolo prima di Cristoforo Colombo. Ebbene, io ho avuto modo di constatare che questa teoria è assolutamente vera. E ci sono delle prove concrete, proprio sotto i tuoi piedi!"

Avvertimmo entrambi l'aria farsi carica di elettricità. I minuscoli granelli di polvere che fluttuavano alla luce del giorno sembravano schegge impaurite. Deglutii e continuai a leggere.

"Nella bustina di raso che troverai nella scatola c'è una chiave, questa volta di tipo tradizionale. Prendila e dirigiti verso la camera da letto. Ora apri il guaradroba a muro: nella parte sinistra troverai una cassettiera. Spostala: è un po' pesante, perchè è fatta di legno massiccio, ma ciò che troverai ti farà restare a bocca aperta. Nel pavimento del guardaroba è stata ricavata una piccola botola: la chiave ne apre la serratura. Una volta aperta, troverai una scala: lo spazio è davvero angusto, ma ti renderai conto tu stesso che è abbastanza largo da permettere agevolmente il passaggio di un adulto. Una volta discesa (si tratta di una decina di gradini) dietro la tua schiena troverai un cunicolo, stretto, polveroso e buio: ricorda di portarti una torcia. Ad occhio e croce, basandomi sui miei passi, ho avuto modo di stimarne la lunghezza totale in circa quattrocento metri. Tu sei più alto di me e devi far attenzione alla testa, avendo cura di camminare leggermente chinato, specie in alcuni tratti. E' un po' faticoso, ma ciò che troverai alla fine del tunnel sarà uno degli spettacoli più incredibili che tu abbia mai visto."